Andamento mercato immobiliare Messina e prov. 2° semestre 2024

Nel comune di Messina, il mercato residenziale ha registrato nel 2° semestre una leggera flessione nel numero di compravendite rispetto al semestre precedente, con un calo di circa il 9 %.
Tuttavia, alcune zone della periferia nord come “Panoramica”, del semicentro “V.le Regina Elena” – Viale della Libertà” e Camaro hanno mostrato una tenuta migliore, così la periferia sud con la zona di “San Filippo – Santa Lucia”.
Al contrario, diverse zone hanno subito una riduzione molto marcata delle transazioni, con cali superiori al 50%. Questo fenomeno è stato particolarmente evidente nell’area “Annunziata bassa”, nel semicentro “Boccetta – Cristo Re”, “Provinciale Villa Dante” ed in periferia la zona “Zafferia – Larderia”. Il centro storico della città è stato anch’esso interessato ad una flessione in calo pari all’80%
Rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente si è osservato un calo significativo delle transazioni a livello comunale, pari al 40%. Questo andamento riflette non solo una contrazione della domanda ma anche una serie di fattori economici e finanziari che hanno reso più complesso l’accesso al mercato immobiliare.
Uno degli aspetti più rilevanti che ha inciso sulla riduzione delle compravendite è l’abbondanza di immobili che rimangono invenduti per lunghi periodi. Si tratta
principalmente di appartamenti di ampia consistenza, datati e che necessitano di significativi interventi di ristrutturazione. La necessità di investire in costose opere di riqualificazione ha contribuito a una leggera flessione dei prezzi, inducendo i potenziali acquirenti a presentare offerte al ribasso per compensare i costi di ristrutturazione.
Di conseguenza, si registra un aumento della richiesta di immobili in locazione a lungo termine, ma l’offerta rimane insufficiente. Molti proprietari, infatti, sono restii ad affittare per timori legati alle difficoltà di recuperare l’immobile in caso di morosità. Inoltre, l’incremento del turismo ha spinto diversi proprietari  a destinare gli appartamenti alle locazioni brevi, considerate più redditizie rispetto agli affitti tradizionali.
Tra le zone più ricercate per l’acquisto, la litoranea nord continua a essere la più ambita con caratteristiche specifiche di spazi esterni, viste panoramiche e disponibilità di parcheggio.
Nell’ultimo semestre, questa tendenza ha coinvolto anche altre aree della città che presentano gli stessi requisiti, con un incremento delle transazioni nella zona sud di Messina vicina agli svincoli autostradali, caratterizzata da fabbricati di recente costruzione e prezzi più accessibili.
I prezzi degli immobili si sono mantenuti pressoché stabili, con lievi aumenti in alcune zone della periferia nord, come le aree di “Paradiso – Contemplazione – S.Agata” e “Panoramica”, dove il prezzo medio è stato di circa 1.500 €/mq. Questo aumento è attribuibile alla presenza di complessi residenziali, caratterizzati da spazi esterni, vista panoramica e posti auto.
Al contrario, nella periferia sud, in particolare nelle zone di “Contesse – Gazzi” e “Larderia – Zafferia”, i prezzi sono scesi a circa 500 €/mq. Le aree semicentrali non hanno mostrato cambiamenti rilevanti.
Le zone centrali, come il “Centro Storico”, “Cairoli – S. Martino” e “Ortobotanico – Cannizzaro”, hanno subito una leggera flessione, con un prezzo medio di 950 €/mq. Questo calo è dovuto principalmente alla presenza di immobili più datati, che necessitano di ristrutturazioni.
Nonostante la crescita del turismo, in particolare quello crocieristico, la posizione geografica strategica e i miglioramenti nei servizi rispetto al passato, il mercato immobiliare mostra segni di debolezza. In particolare, si osserva una diminuzione delle compravendite con una certa stabilità dei prezzi ma con una domanda ancora incerta e condizionata da fattori esterni come l’accesso al credito.

Il mercato Il mercato immobiliare nella provincia di Messina, in particolare nei principali centri di interesse turistico come Capo d’Orlando, Milazzo e Taormina, non ha subito variazioni significative rispetto al primo semestre del 2024. L’attività è vivace sia in termini di compravendite che di prezzi ad eccezione del comune di Barcellona Pozzo di Gotto che nonostante sia il più popoloso della provincia registra i valori più bassi del comprensorio.
Il mercato immobiliare di Barcellona Pozzo di Gotto è discontinuo e riguarda principalmente il settore residenziale con un tessuto immobiliare prevalentemente composto da piccoli fabbricati degli anni ’50-’60, spesso da ristrutturare. Le nuove costruzioni sono quasi assenti.
Le compravendite avvengono principalmente tramite mutuo, ma l’aumento dei tassi di interesse ha frenato soprattutto l’acquisto di seconde case. L’unica area con prezzi stabili è quella costiera, che include Calderà, Spinesante e Cicerata, dove i valori raramente scendono sotto i 1.000 €/mq. Il mercato delle locazioni mostra forti differenze: il segmento residenziale è in crescita per la difficoltà di accesso al credito, mentre l’offerta si riduce per via della preferenza per affitti brevi e turistici. Nel settore commerciale, invece, l’offerta è in aumento a causa della chiusura di molte attività.
Il mercato dei box auto è caratterizzato da una forte domanda e un’offerta quasi inesistente.
A Capo d’Orlando, la domanda si concentra sulle zone centrali e sul lungomare. Gli immobili di medie e piccole dimensioni sono particolarmente apprezzati per il loro elevato potenziale di rendimento, attirando piccoli investitori interessati a generare reddito, soprattutto durante la stagione estiva, quando l’afflusso turistico cresce notevolmente. Le aree più richieste restano il centro, da Piazza Duca degli Abruzzi fino alla stazione, e il lungomare di Via Trazzera Marina.
Il mercato delle compravendite alle Isole Eolie nel 2° semestre ha registrato una flessione nelle compravendite anche se i prezzi sono rimasti stabili. L’offerta di immobili tendenzialmente è concentrata su proprietà di lusso, ville e residenze con caratteristiche esclusive, spesso rivolte ad una clientela di nicchia.
L’interesse all’acquisto è indirizzato alle seconde case per villeggiatura, o per investimenti a reddito rivolti anche a strutture alberghiere ed extralberghiere. Il mercato delle locazioni continua a essere dinamico, con una domanda in crescita soprattutto per gli affitti brevi che sono diventati una forma sempre più utilizzata nelle aree turistiche.
L’incremento maggiore delle compravendite si è registrato nelle isole di Vulcano e Lipari, le più vicine alla costa, quindi più commerciali, con una varietà più ampia di tipologie di immobili e con fasce di prezzo contenute rispetto alle altre isole. Anche Salina ha avuto un discreto aumento mantenendo una fascia di prezzo più alta rispetto a Lipari e Vulcano in funzione dei tre centri abitati nei comuni di Malfa, Leni e Santa Marina Salina.
Il mercato immobiliare delle Isole Eolie mantiene un buon livello di interesse, nonostante le restrizioni edilizie dovute alla protezione ambientale e al patrimonio storico, che possono rendere complessi gli ottenimenti di permessi per nuove costruzioni o ristrutturazioni significative.
A Milazzo il settore residenziale nel secondo semestre non ha subito particolari variazioni. Le aree più richieste includono il centro storico e le zone in prossimità del lungomare. Cresce la domanda per immobili di taglio medio/piccolo da mettere a reddito per casa vacanza da parte sia dei residenti che degli investitori, a discapito della domanda crescente per locazioni a lungo termine.
Con l’aumento dei prezzi delle nuove costruzioni anche le compravendite dell’usato hanno subito di conseguenza variazioni in positivo dei prezzi nelle immediate zone periferiche. Le prospettive per il mercato immobiliare a Milazzo sembrano positive, grazie alla crescente popolarità turistica e agli investimenti in infrastrutture, come il potenziamento del porto e la valorizzazione delle aree naturali. Il mercato potrebbe beneficiare ulteriormente da iniziative
di riqualificazione urbana e dallo sviluppo di nuovi complessi residenziali.
Il mercato immobiliare a Taormina è in continua crescita, con una domanda in aumento rispetto all’anno precedente, soprattutto per immobili nel centro storico e per attività commerciali su Corso Umberto. L’apertura di boutiques di lusso ha contribuito a un rialzo dei prezzi, che nel centro storico si attestano tra i 5.000 e i 5.500 €/mq, con punte fino a 6.000 €/mq. Le compravendite di nuove costruzioni si sono concentrate nelle zone semicentrali di Chiusa e nelle aree più elevate e periferiche di Via Leonardo da Vinci.
I prezzi nelle altre zone di Taormina, incluse quelle vicine al mare, sono rimasti stabili nonostante la crescente domanda, fatta eccezione per gli immobili di lusso. Il mercato continua a beneficiare del forte incremento del turismo internazionale e del prestigioso patrimonio artistico-culturale della città, da sempre conosciuta come la “Perla dello Ionio”.

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